SCIENTOLOGY, LEAH REMINI: IL CORAGGIO E LA CODARDIA

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LEAH REMINI INTERVISTATA DA THE STIR

Non c’è una via di mezzo: o coraggio o codardia!

Questa breve ma incisiva intervista di Leah Remini è tra le più belle che io abbia letto, ciò che dice è assolutamente vero quando descrive cosa succede nella “Chiesa” di Scientology circa la Disconnessione e afferma: “E quindi non era tanto il fatto che io me ne sia andata che ha creato il problema, ma quanto il fatto che io lo abbia fatto sapere in giro”.

Questo infatti è ciò che fa la differenza tra l’essere perseguitato, diffamato, oltraggiato o meno ed è proprio la consapevolezza di questo da cui dipende la decisione di una persona se uscire allo scoperto o no e quindi: coraggio o codardia!

Leah è sicuramente una persona coraggiosa che ha usato la sua popolarità, secondo il mio avviso, per allertare l’opinione pubblica contro la DISCONNESSIONE e la non libertà di espressione che siste dentro la “Chiesa” di Scientology e, sempre secondo me, c’è riuscita. Brava Leah!

Renata Fruscella Lugli

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Giornalista- Sei stata molto aperta in relazione all’aver rotto i rpporti con la comunità di Scientology  nel tuo show, e questo penso abbia veramente fatto in modo che la gente facesse il tifo per te e che tu fossi stata fedele ai valori in cui credi. Qual’è stato l’aspetto più difficile da affrontare nell’andare via da una comunità che ha avuto questa enorme importanza per te e nella tua vita?


LR- Il far conoscere al pubblico quella mia scelta non è stata una decisione facile. Perchè sapevo che, una volta annunciata la mia dipartita pubblicamente,  sarei stata allontanata e ripudiata da tutti quelli che conoscevo da una vita. E quindi fu una grossa decisione.

L’annunciare pubblicamente che te ne vai fa sì che tu immediatamente venga “Dichiarato”, e l’essere “Dichiarato” significa essere marchiato come “Nemico” del gruppo. Quello di cui io ho parlato erano solamente due punti: Il fatto che non ti sia concesso domandare e chiedere determinate cose e le disconnessioni forzate che colpiscono i membri che se ne vanno e fanno conoscere la cosa pubblicamente.

Se io me ne fossi andata via senza clamore, questa conversazione non avrebbe luogo adesso. E quindi non era tanto il fatto che io me ne sia andata che ha creato il problema ma quanto il fatto che io lo abbia fatto sapere in giro. Ed allora uno potrebbe chiederesi “Allora perchè lo hai fatto pubblicamente?” La risposta è perchè io so che ci sono un sacco di persone che si aspettavano da me che io prendessi una posizione precisa in relazione a questa particolare direttiva che ha a che fare con la DISCONNESSIONE e sul fatto che “l’Autorità” non possa essere toccata.

Se io non avessi detto e fatto nulla allora non sarei stata d’esempio per loro. Avrei detto tranquillamente “Va bene, tutto è a posto e io seguo le loro regole e me ne starò zitta”

Sono stata ingenua nel pensare che i miei amici – e persino la chiesa – potesse vedere e comprendere il mio punto di vista in relazione al non essere d’accordo con quei metodi e che forse le cose avessero potuto cambiare. Ci sono molte persone che sono uscite ma che stanno zitte e non rivelano il fatto che hanno preso le distanze, io questo lo giudico un comportamento da codardi. Ma ci sono anche quelli che mi hanno attaccato a tal punto da offendermi.

Io non sono perfetta, ma quando la cosa ha a che vedere con l’essere me stessa e essere capace di pensare con la tua testa, giungere alle tue conclusioni senza sentirti forzata a fare questo o quello, o che ti sia concesso di sbagliare, o esprimere senza paure i tuoi disaccordi e chiedere spiegazioni in relazione a cose  a cui hai dedicato tutta la tua vita, allora questo mi sembra sia un diritto umano fondamentale. Questo è quanto loro ti insegnano che dovresti fare nella chiesa.

One thought on “SCIENTOLOGY, LEAH REMINI: IL CORAGGIO E LA CODARDIA

  1. Siccome ci sono diverse celebrità che hanno lasciato la “Chiesa” di Scientology in America, Leah in questa intervista penso che vuole indirizzarsi soprattutto a loro quando afferma “Ci sono molte persone che sono uscite ma che stanno zitte e non rivelano il fatto che hanno preso le distanze, io questo lo giudico un comportamento da codardi.”

    Renata

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